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I primi dati del progetto ECAPAC

Sono arrivati i dati dei primi mesi di misura del progetto ECAPAC "the Effects of Changing Precipitation and Albedo in the arctic Climate", con il quale i ricercatori del Laboratorio di Osservazioni e Misure per l'ambiente ed il clima insieme ai colleghi di INGV, Sapienza Università di Roma e Università di Firenze, stanno investigando le complesse connessioni fra precipitazione e albedo superficiale.

Edificio che ospita il THAAO (Building # 1971), a sx il traliccio con la strumentazione

Variazioni di albedo (i.e. frazione di radiazione solare riflessa dalla superficie) sono importanti nella determinazione del bilancio di radiazione alla superficie e conseguentemente del bilancio energetico. La fase della precipitazione (solida o liquida) e condizioni atmosferiche, come temperatura e vento, che determinano il quantitativo e la persistenza o meno della neve e del ghiaccio al suolo, pesano molto sulle variazioni di albedo. I differenti effetti su albedo e sul bilancio di radiazione possono attivare meccanismi di retroazione che favoriscono l'accumulo o, al contrario, la perdita neve e ghiaccio alla superficie.

Durante la primavera del 2023, sono stati installati presso il Thule High Arctic Atmospheric Observatory (76.5°N, 68.8°W, Thule Atmos Italy - Home Page (thuleatmos-it.it)), all’interno della  Pituffik Space Base, nella Groenlandia nord-occidentale, strumenti utili per la misura e la caratterizzazione della precipitazione come un micro radar, un disdrometro ed un pluviometro, insieme ad una nuova stazione meteorologica. I dati a disposizione, insieme a quelli che si stanno raccogliendo, permettono di caratterizzare casi con differenti condizioni e di comprendere i processi che sono alla base dei rapidi cambiamenti climatici che stanno avvenendo in Artide.

Il progetto ECAPAC è finanziato dal Programma di Ricerche in Artico (PRA, Home | Pra (programmaricercaartico.it)) ed i primi dati sono stati presentati al secondo convegno del PRA, tenutosi presso la sede centrale del CNR di Roma, lo scorso 22 febbraio.

Personale di riferimento: 
A cura di: 
Redazione Divisione Impatti Antropici e del Cambiamento Climatico sul Territorio
Ultimo aggiornamento: 17 Aprile 2024