Per comprendere la risposta del sistema climatico alle attività antropiche è indispensabile capire i meccanismi che regola la variabilità climatica in condizioni naturali e per questo bisogna rivolgersi allo studio del clima del passato. Le prospettive future nel campo delle ricostruzioni paleoclimatiche attraverso le carote di ghiaccio antartico sono affidate al Progetto “Beyond EPICA: Oldest Ice”, promosso dall’ IPICS (International Partnership in Ice Core Sciences). Un record climatico che copra un milione e mezzo di anni consentirebbe infatti di ottenere delle informazioni fondamentali per comprendere la dinamica del clima del Quaternario e soprattutto le relazioni tra i gas serra ed il clima. In un periodo di importanti cambiamenti globali, quali quelli attuali, diventa estremamente importante conoscere la sensitività climatica del nostro pianeta in periodi diversi dall’attuale, e soprattutto in un periodo di transizione quale quello che si è registrato tra un milione e mezzo e ottocentomila anni fa. Il Progetto “Beyond EPICA –Oldest ice” è stato sottomesso a marzo 2016 nell’ambito del Programma Horizon 2020 Work Programme 2016–2017 ”Climate action, environment, resource efficiency and raw materials” WP “Coordination and Support Action” (CSA) con titolo SC5-05-2016: A 1.5 million year look into the past for improving climate predictions”. Al consorzio, formato da 14 istituzioni europee, partecipa anche l’ENEA-UTA, ed ha l’obiettivo principale quello di raccogliere e selezionare il sito di perforazione ottimale per il futuro del progetto. La proposta in oggetto riguarda il finanziamento da parte del PNRA delle attività di ricerca in Italia della componente Italiana.